66 anni fa la tragedia di Marcinelle

“L’emigrazione dei nostri connazionali e il sacrificio che questa ha comportato hanno segnato l’identità dell’Italia e anche lo stesso processo d’integrazione europea”, con queste parole il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Matterella, ha voluto ricordare la strage nella miniera di Marcinelle, in Belgio, avvenuta 66 anni fa, l’8 agosto del 1956, dove persero la vita 262 minatori, 136 dei quali italiani. Un anniversario che oggi come allora parla di impegno, sacrificio, emigrazione e sicurezza, quella sicurezza sui luoghi di lavoro che sembra, ancora oggi, carente in molti comparti.
Il sacrificio di Marcinelle, ha aggiunto mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni (Cemi) e della Fondazione Migrantes, ricorda come ancora in questo nostro tempo, molti sono “costretti a lavorare all’estero. … Anche oggi non sempre il lavoro italiano nel mondo, come quello degli immigrati in Italia, viene riconosciuto nei diritti fondamentali: precarietà, lavoro nero, sfruttamento avvengono anche in altri Paesi nei confronti dei nostri lavoratori”. “Questa Giornata ricorda i tanti lavoratori di ieri, ma non può dimenticare questi tanti lavoratori italiani di oggi che vivono all’estero – continua mons. Perego –. C’è un legame che il nostro Paese non può dimenticare e che deve crescere nell’attenzione alla tutela dei diritti civili e sociali, nelle pari opportunità. Anche l’Italia nel mondo è fondata sul lavoro, e i lavoratori all’estero non possono essere dimenticati, anche dalla Chiesa, che cammina con loro”.