Ascoltiamo la voce dei poveri

Nella sesta Giornata dei Poveri, Papa Francesco ha invitato i fedeli a non essere sordi al loro richiamo, ma ad aprire il cuore. Ha anche esortato a non seguire imbonitori, maghi, oroscopi e complottisti, ma ad affidarsi a Dio nelle crisi, per non lasciarsi trascinare da esse.
Gesù, che si trova nel volto dei poveri, ci esorta a rompere quella sordità interiore che ci impedisce di ascoltare il grido di dolore soffocato dei più deboli.
Il papa, nell’omelia della messa celebrata in San Pietro, è tornato a parlare del conflitto in Ucraina e in altre zone del mondo, e delle tante crisi che affliggono il mondo.
Anche oggi, molto più di ieri, – ha detto – tanti fratelli e sorelle, provati e sconfortati, migrano in cerca di speranza, e tante persone vivono nella precarietà per la mancanza di occupazione o per condizioni lavorative ingiuste e indegne. E anche oggi i poveri sono le vittime più penalizzate di ogni crisi.
Poi l’esortazione a non affidarsi ai profeti di sventure:
Se pensiamo in questo modo, – ha detto – ci lasciamo guidare dalla paura, e magari poi cerchiamo risposte con morbosa curiosità nelle fandonie di maghi o oroscopi, che non mancano mai. E oggi tanti cristiani, praticanti, vanno a visitare i maghi, cercano l’oroscopo come se fosse la voce di Dio. O ancora, ci affidiamo a fantasiose teorie propinate da qualche “messia” di ultim’ora, in genere sempre disfattisti e complottisti.
Il cristiano si interroga: “Che cosa ci sta dicendo il Signore attraverso questo momento di crisi?”.
Fonte e foto: https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-11/papa-francesco-messa-giornata-mondiale-poveri-guerra.html