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CERCARE L’ESSENZIALE

Ultima udienza generale nell’anno del Giubileo oggi in Piazza S. Pietro sull’opera di misercordia spirituale ‘sopportare le persone moleste’. Il Papa ha ricordato che spesso ‘succede anche, a volte, che le persone fastidiose sono quelle vicine a noi, più vicine, anche: tra i parenti c’è sempre qualcuno; sul posto di lavoro non mancano; e neppure nel tempo libero ne siamo esenti’. Va fatta però anche una domanda su di noi: possiamo risultare molesti agli altri?
In questo ci aiuta l’esempio della vita pubblica di Gesù che ci ‘insegna ad andare sempre all’essenziale e a guardare più lontano per assumere con responsabilità la propria missione. Potremmo vedere qui – ha ricordato il Papa – il richiamo ad altre due opere di misericordia spirituale: quella di ammonire i peccatori e quella di insegnare agli ignoranti. Pensiamo al grande impegno che si può mettere quando aiutiamo le persone a crescere nella fede e nella vita. Penso, ad esempio, ai catechisti – tra i quali ci sono tante mamme e tante religiose – che dedicano tempo per insegnare ai ragazzi gli elementi basilari della fede’.
Accompagnare nella ricerca dell’essenziale è bello e importante, perché ci fa condividere la gioia di gustare il senso della vita. Spesso ci capita di incontrare persone che si soffermano su cose superficiali, effimere e banali; a volte perché non hanno incontrato qualcuno che le stimolasse a cercare qualcos’altro, ad apprezzare i veri tesori. ‘Insegnare a guardare all’essenziale è un aiuto determinante, – ha detto ancora Papa Francesco – specialmente in un tempo come il nostro che sembra aver perso l’orientamento e inseguire soddisfazioni di corto respiro. Insegnare a scoprire che cosa il Signore vuole da noi e come possiamo corrispondervi significa mettere sulla strada per crescere nella propria vocazione, la strada della vera gioia’.

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