IL SORRISO DI CHIARA

Il sorriso di Chiara. Per chi ne conosce la storia, non è così strano sapere che i passi della sua strada verso la santità procedano, ma è certamente occasione di grande gioia in un mondo che ha bisogno del coraggio e della testimonianza delle mamme. Chiara Corbella, morta nel 2012 a 28 anni, aveva rifiutato le cure antitumorali per tutelare pienamente la vita del bimbo che aspettava, ricordando, per il suo amore per la vita, per la famiglia e per la sua fede, l’esempio della santa Gianna Beretta Molla.
A sei anni dalla morte della serva di Dio Chiara Corbello Petrillo, la diocesi di Roma ha fatto il primo passo verso la sua beatificazione.
L’Editto del Vicariato di Roma che apre il processo di beatificazione dice così:
“Laica e madre di famiglia, sposa e madre di grande fede in Dio”. “La sua oblazione rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, Autore della vita, esempio dell’amore più grande della paura e della morte». «Essendo andata aumentando, col passare degli anni, la sua fama di santità ed essendo stato formalmente richiesto di dare inizio alla causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio – prosegue il Documento – nel portarne a conoscenza la comunità ecclesiale, la Diocesi di Roma invita tutti e singoli i fedeli a comunicarci direttamente o a far pervenire al Tribunale Diocesano del Vicariato di Roma tutte quelle notizie, dalle quali si possano in qualche modo arguire elementi favorevoli o contrari alla fama di santità della Serva di Dio».