NATALE NELLA BARCA DEI MIGRANTI

E’ quanto mai simbolico il Presepe allestito quest’anno davanti alla Basilica Inferiore di S. Francesco di Assisi. E’ un segno che interroga la coscienza e di fronte al quale non ci si puo’ non porre delle domande. Perché la Natività è allestita in una barca di circa sette metri proveniente da Lampedusa, che ha portato in salvo nove tunisini. Simbolo della precarietà e della tragedia che accompagna la vita di tante persone. Papa Francesco, in collegamento video da Roma per l’accensione simbolica delle luci dell’Albero e del Presepe, ha ricordato i tanti morti in mare: “In questo Natale vi invito ad aprire il cuore alla misericordia, al perdono. Ma non è facile perdonare queste stragi. Non è facile”. Ha ringraziato l’Italia, in particolare il Sud, e la Guardia Costiera per il suo impegno a favore dei migranti. Alla cerimonia, a cui hanno partecipato anche una trentina di rifugiati provenienti da diversi Paesi, hanno portato la loro testimonianza una giovane del Camerun, che ha perso in mare la figlia di quattro anni, e un membro della Guardia Costiera, che ha ricordato, tra i tanti salvataggi, quello di una bimba di 4 giorni strappata dalle onde del mare.