Papa Francesco all’urbi et orbi: Dio illumini le menti di chi può fermare la guerra in Ucraina

Nel messaggio natalizio, prima della benedizione urbi et orbi, il Papa ha invitato a vincere il torpore del sonno spirituale e le false immagini della festa che fanno dimenticare chi è il festeggiato. “Usciamo dal frastuono che anestetizza il cuore e ci induce a preparare addobbi e regali più che contemplare l’avvenimento”, ha affermato dalla loggia centrale della Basilica Vaticana. L’invito è stato quello di spogliarsi dai pesi che impediscono di camminare dietro a Gesù: Attaccamento al potere e al denaro, superbia, ipocrisia, menzogna.
Il mondo, invece, è attraversato dalla guerra mentre ci sono tanti bambini che in varie parti del mondo anelano alla pace. Un pensiero rivolto in primis alla situazione in Ucraina. “Il Signore – ha detto il Santo Padre – illumini le menti di chi ha il potere di far tacere le armi e di porre fine subito a questa guerra insensata”. Ma stiamo vivendo una grave carestia di pace anche in altre regioni, ha osservato ancora il Papa che ha elencato gli scenari più preoccupanti: dal Medio Oriente fino al Myanmar passando per diversi paesi dell’Africa e delle Americhe.
Francesco ha invitato ad essere concreti non distogliendo lo sguardo da Betlemme, un riferimento che s’incarna anche nelle persone che patiscono la fame e nelle famiglie afflitte dalla povertà e dalla disoccupazione. “Non dimentichiamoci dei tanti profughi e rifugiati che bussano alle nostre porte in cerca di conforto, calore e cibo”, ha aggiunto esortando a tenere presente anche gli emarginati, le persone sole, gli orfani, gli anziani e i carcerati.