Papa Francesco chiede alla comunità internazionale risposte efficaci per il clima

“Servono con urgenza risposte efficaci alla crisi ecologica e alla crisi di valori che stiamo vivendo”. È quanto si legge nel discorso del Papa in occasione dell’incontro in Vaticano dal titolo “Fede e scienza: verso COP26”, la ventiseiesima conferenza sui cambiamenti dell’Onu che si terrà a partire da fine ottobre a Glasgow in Scozia. Francesco ha preferito non pronunciare il suo discorso, ma di consegnarlo in forma scritta, per lasciare spazio agli interventi dei partecipanti.
Il testo contiene un invito ad adottare comportamenti e azioni modellate sull’interdipendenza e sulla corresponsabilità per contrastare i “semi dei conflitti” che provocano ferite nell’ambiente e nella persona umana. “Occorre fornire una concreta speranza alle generazioni future”, ha sottolineato ancora nel discorso consegnato ai 40 leader religiosi e scienziati riuniti in Vaticano al termine di un confronto avviato in questi mesi nell’ambito di riunioni on line.
Tra i temi al centro del percorso l’incoraggiamento ai fedeli ad agire per rallentare l’aumento della temperatura globale il ruolo delle diverse fedi, che nel quadro delle proprie iniziative stanno aprendo la strada ad atteggiamenti ed impegni concreti più rispettosi dell’ambiente.
Stessa esortazione contenuta nell’appello firmato a margine dell’incontro in Vaticano, che è stato consegnato nelle mani di Alok Kumar Sharma, Presidente designato della COP26, e di Luigi
Di Maio, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’Italia. Un documento che invoca azioni rapide per guarire la casa comune ferita.