Rapporto dell’Agenzia Fides: sono 21 i missionari uccisi nel 2021

Nella giornata di oggi l’Agenzia Fides ha diramato l’elenco annuale che raccoglie i dati sui cristiani missionari che sono stati uccisi nel 2021: 12 sacerdoti, 1 religioso, 2 religiose e 6 laici. Da tempo il rapporto non riguarda più solamente i missionari in senso stretto, ma cerca di registrare tutti i cattolici, impegnati in attività pastorali, morti in modo violento. Per questo motivo il report non utilizza il termine ‘martiri’, se non nel suo significato etimologico di ‘testimoni’; ed allo stesso modo utilizza la parola ‘missionari’ riferendosi a tutti i battezzati, perché “in virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario” (Evangeli Gaudium, 120).
Le scarne informazioni che è stato possibile raccogliere sulla biografia e sulle circostanze della morte, evidenziano come i 21 missionari cristiani assassinati nel 2021 non fossero impegnati in grandi opere caritative, ma stessero semplicemente “dando testimonianza della loro fede in contesti di violenza, di disuguaglianza sociale, di sfruttamento e di degrado morale e ambientale, dove la sopraffazione del più forte sul più debole è una regola di comportamento”. Il rapporto dell’Agenzia Fides sottolinea anche come questi sacerdoti, religiosi, religiose e laici spesso fossero nati nella terra dove sono morti e non erano dunque degli sprovveduti o degli ingenui, ma cristiani che, “quando tutto consigliava loro di tacere e di non professare la propria fede, non hanno potuto far altro che testimoniare” (Papa Francesco, Budapest, 14.09.2021).
Per ciò che riguarda la ripartizione regionale degli omicidi, l’Africa guida questa tragica classifica con l’omicidio di 10 missionari (6 sacerdoti, 2 religiose e 2 laici), a cui segue l’America con 7 missionari uccisi (4 sacerdoti, 1 religioso e 2 laici); quindi l’Asia, dove sono stati uccisi 3 missionari (1 sacerdote e 2 laici), e l’Europa, dove è stato ucciso un solo sacerdote.
Negli ultimi anni, sono state proprio Africa e America a contare il maggior numero di omicidi di missionari cristiani. In particolare, nei due continenti, sono stati numerosi i parroci assassinati, torturati, sequestrati da criminali alla ricerca di tesori inesistenti o impegnati a mettere a tacere voci scomode: sacerdoti impegnati nelle opere sociali, come ad Haiti, uccisi per rapinarli di quanto serviva a gestire tali attività; o uccisi da chi stavano aiutando, come in Venezuela ed in Francia; religiose rapite e uccise a sangue freddo dai banditi in Sud Sudan. E ancora tanti laici, il cui numero cresce sempre di più: catechisti morti negli scontri armati del Sud Sudan; giovani uccisi dai cecchini mentre si adoperavano per portare aiuti agli sfollati che fuggivano dalla guerra civile tra l’esercito e i guerriglieri del Myanmar. Secondo i dati a disposizione dell’Agenzia Fides, dall’inizio del Terzo Millennio sono stati in totale 536 i missionari uccisi nel mondo.