Finché c’è vita, c’è speranza…

Udienza generale: “Finché c’è vita, c’è speranza, finché c’è speranza, c’è vita”
Essere lieti nella speranza “è la gioia di sperare, e non sperare di avere gioia”. Con queste parole, pronunciate a braccio, il Papa ha commentato l’espressione della Lettera ai Romani, a cui ha attinto a piene mani durante l’udienza di oggi, pronunciata davanti a 15mila fedeli. “L’espressione ‘Dio della speranza’ – ha spiegato Francesco – non vuol dire soltanto che Dio è l’oggetto della nostra speranza, cioè colui che speriamo di raggiungere un giorno nella vita eterna; vuol dire anche che Dio è Colui che già ora ci fa sperare, anzi ci rende lieti nella speranza: lieti ora di sperare, e non solo sperare di essere lieti in futuro, dopo la morte”. “È la gioia di sperare, e non sperare di avere gioia. Oggi”, l’aggiunta a braccio. “Finché c’è vita, c’è speranza”, ha esclamato poi Francesco citando “un detto popolare”: “Ed è vero anche il contrario: finché c’è speranza, c’è vita”, ha precisato. “Gli uomini hanno bisogno di speranza per vivere e hanno bisogno dello Spirito Santo per sperare”, ha commentato.
Il Papa ha poi concluso la catechesi dell’udienza di oggi con queste parole “Non si può imbrattare un quadro senza offendere l’artista che lo ha creato”. “Lo Spirito Santo alimenta la speranza non solo nel cuore degli uomini, ma anche nell’intero creato”, ha spiegato Francesco citando san Paolo, che – “sembra un po’ strano ma è vero”, il commento a braccio – dice che “anche la creazione è protesa con ardente attesa verso la liberazione e geme e soffre come le doglie di un parto”. “L’energia capace di muovere il mondo non è una forza anonima e cieca, ma è l’azione dello Spirito di Dio che aleggiava sulle acque all’inizio della creazione”, ha proseguito citando Benedetto XVI: “Anche questo ci spinge a rispettare il creato: non si può imbrattare un quadro senza offendere l’artista che lo ha creato”. Infine il riferimento alla prossima festa di Pentecoste, “che è il compleanno della Chiesa”, e l’augurio: “Il dono dello Spirito Santo ci faccia abbondare nella speranza”. “Dirò di più”, ha aggiunto Francesco ancora fuori testo: “Ci faccia sprecare la speranza con tutti quelli che sono i più bisognosi, i più scartati e per tutti quelli che hanno necessità”.
(fonte @Agensir)