“Una grave minaccia alla pace in tutto il contiente europeo e non solo” con queste parole i Vescovi dell’Unione Europea si sono espressi nel corso della prima giornata delle Giornate Sociali Cattoliche Europee. I vescovi, hanno anche informato gli oltre 200 delegati convenuti a Bratislava, dove si svolge l’assise, su quelle che sono le azioni messe in atto dalla Chiesa, dal governo e dalle realtà territoriali per accogliere e integrare i profughi in fuga dalla guerra. IL cardinale Hollerich, presidente della Commissione dei Vescovi dell’Unione Europea (COMECE) ha espresso il suo profondo rispetto per tutti i Paesi che accolgono i rifugiati con un particolare pensiero a Polonia e Slovacchia. “Questa sincera solidarietà – ha detto Hollerich – riflette i valori cristiani europei”. L’occasione offerta da questa terza edizione delle Giornate Sociali Cattoliche Europee è stata anche quella di proporre una serie di riflessioni su altri temi pressanti per le società europee quali la transizione demografica e la vita familiare, la transizione tecnologica e digitale, oltre alla transizione ecologica. Questi sono gli argomenti inseriti all’ordine del giorno che saranno analizzati fino al prossimo 20 di marzo giornata conclusiva dei lavori di questo appuntamento in Slovacchia.
Oltre a questo l’Assemblea ha approvato l’istituzione della Rete Consultiva dei Giovani della COMECE, dopo l’esperienza posivita di recenti convegni giovanili organizzati dai vescovi europei, con lo scopo di rappresentare la voce dei giovani cattolici nelle conferenze episcopali degli stati europei, promuovendo nel medesimo tempo lo scambio e il dialogo tra i giovani. Questa Rete Consultiva agirà come interlocutore giovanile dei vescovi della COMECE insensificando lo scambio di buone pratiche, iniziative e progetti messi in cantiere e realizzati dalle diverse Conferenze Episcopali nel contesto delle
politiche giovanili dell’Unione Europea.
(a cura della redazione di Telepace)