Accoglienza e pace

Si è concluso ieri sera il 36° viaggio apostolico a Malta di Papa Francesco. Un viaggio intenso dove i temi dell’accoglienza e della pace hanno avuto vasta eco. Nel consueto dialogo con i giornalisti in aereo, sulla strada del ritorno, il Papa è tornato a parlare della guerra in Ucraina.
“ Ogni guerra nasce da una ingiustizia, – ha detto – Perché c’è lo schema di guerra. Non c’è lo schema di pace. Per esempio fare investimenti per comprare le armi… Questo è lo schema di guerra. C’erano tante speranze nel lavoro delle Nazioni Unite allora. Ma lo schema della guerra si è imposto un’altra volta. Noi non possiamo pensare un altro schema. Non siamo più abituati a pensare allo schema della pace”.
E riguardo un suo possibile viaggio in Ucraina, Papa Francesco ha raccontato l’intenso lavoro diplomatico che si sta svolgendo in queste settimane in Vaticano.
“Ci sono due viaggi possibili” – ha spiegato – uno riguarda la richiesta del presidente della Polonia “di inviare il cardinale Krajewski a visitare gli ucraini che sono stati ricevuti in Polonia”. L’altra possibilità è che il Papa stesso vada in Ucraina, un’opzione che ha spiegato il Pontefice “è sul tavolo, è lì come una delle proposte arrivate ma non so se si potrà fare, se è conveniente farla e se farla sarebbe per il meglio o se conviene farla e devo farla, è nell’aria tutto questo. Poi da tempo si era pensato ad un incontro con il patriarca Kirill, si sta lavorando a questo, si sta lavorando e si sta pensando al Medio Oriente per farlo, queste sono le cose come stanno adesso”.