Appello di Papa Francesco all’udienza generale: sbloccare l’esportazione del grano ucraino

Al termine dell’udienza generale il Papa ha esortato l comunità internazionale a darsi da fare per sbloccare l’export del grano ucraino, fermo a bordo delle navi a causa del confitto. “Per favore, non si usi il grano, alimento di base, come arma di guerra!”, ha affermato Francesco precisando che è in ballo la vita di milioni di persone specialmente nelle nazioni più povere del mondo. “Rivolgo un accorato appello – ha detto – affinché si faccia ogni sforzo per risolvere tale questione e per garantire il diritto umano universale a nutrirsi”.
Durante la catechesi, invece, Francesco si è soffermato ancora sulla vecchiaia denunciando un pericolo: abbandonare gli anziani e approfittarsi di loro. Questa – ha precisato – rappresenta una forma di viltà nella quale la nostra società si sta specializzando. “Spesso leggiamo sui giornali o ascoltiamo notizie di anziani che vengono raggirati senza scrupolo per impadronirsi dei loro risparmi; o che sono lasciati privi di protezione o e abbandonati senza cure; oppure offesi da forme di disprezzo e intimiditi perché rinuncino ai loro diritti”.
Cosa ancor più grave – ha osservato ancora – è che tutto questo accade anche all’interno delle famiglie. “Gli anziani scartati, abbandonati nelle case di riposo, senza che i figli vadano a trovarli o se vanno, vanno poche volte all’anno. L’anziano messo proprio all’angolo dell’esistenza. E questo succede: succede oggi, succede nelle famiglie, succede sempre”.
Tutto ciò – secondo il papa – spinge ciascuno di noi nascondere la nostra vecchiaia, così come la nostra malattia e le altre vulnerabilità, nel timore che queste siano l’anticamera della nostra perdita di dignità. Serve invece una riforma della società basata sul magistero della fragilità: “Questo magistero apre un orizzonte decisivo per la riforma della nostra stessa civiltà. Una riforma ormai indispensabile a beneficio della convivenza di tutti”.
Un richiamo che coinvolge anche la politica, ma che parte da ciascuno di noi. “Ricordati che anche tu sari anziano o anziana. La vecchiaia viene per tutti. E come tu vorresti essere trattato o trattata nel momento nella vecchiaia, tratta tu gli anziani oggi. Sono la memoria della famiglia, la memoria dell’umanità, la memoria del Paese. Custodire gli anziani che sono saggezza”.