APPELLO PER LA PACE

“La linea di confine tra il bene e il male passa nel cuore di ogni persona” perché “siamo tutti peccatori”. Lo ha detto ieri il Papa all’Angelus commentando il Vangelo del seminatore e della zizzania, che vede da una parte l’opera di Dio e dall’altra il contrasto dell’azione di Satana. La compresenza di bene e male, di erba buona ed erba cattiva ci manifesta che ‘in questo mondo il bene e il male sono talmente intrecciati, che è impossibile separarli ed estirpare tutto il male – ha detto Papa Francesco -. Solo Dio può fare questo, e lo farà nel giudizio finale”. La vita, dunque, è lo spazio delle scelte: “la situazione presente è il campo della libertà, il campo della libertà dei cristiani, in cui si compie il difficile esercizio del discernimento fra il bene e il male”.
Papa Francesco esorta, dunque, i fedeli a coniugare due atteggiamenti che sembrano essere contradditori: la decisione e la pazienza, cioè “la decisione di voler essere buon grano”, “con tutte le proprie forze”, prendendo, quindi, “le distanze dal maligno e dalle sue seduzioni”, e “la pazienza” che porta a preferire una Chiesa “che non teme di sporcarsi le mani lavando i panni dei suoi figli” a “una Chiesa di ‘puri’, che pretende di giudicare prima del tempo chi sta nel Regno di Dio e chi no”.
Al termine dell’Angelus, il Papa ha espresso la sua preoccupazione per le recenti tensioni a Gerusalemme: “Seguo con trepidazione le gravi tensioni e le violenze di questi giorni a Gerusalemme. Sento il bisogno di esprimere un accorato appello alla moderazione e al dialogo. Vi invito ad unirvi a me nella preghiera, affinché il Signore ispiri a tutti propositi di
riconciliazione e di pace”.