Armida Bertelli

”Impossibile? Allora si farà!”. Fu questo il motto di Armida Barelli, cofondatrice dell’Università Cattolica, che sarà proclamata beata nel Duomo di Milano insieme a don Mario Ciceri, sabato prossimo.
«Con cuore di donna –così come si legge nel messaggio della Cei –, Armida Barelli ha testimoniato soprattutto il valore e la fecondità della “fiducia incondizionata nel Sacro Cuore”, cifra della sua esistenza. Forte di questa fiducia, teologicamente fondata, solida e non banalmente sentimentale, la “Cassiera” dell’Ateneo e la “Sorella maggiore” della Gioventù femminile intuisce e porta avanti con determinazione la necessità di intestare proprio al “Sacro Cuore” il nascente Ateneo dei cattolici italiani».
E in vista della beatificazione domani sera dalle ore 20 alle ore 21.30, la Basilica di Sant’Ambrogio ospiterà la veglia di preghiera in preparazione della beatificazione della “venerabile serva di Dio”. Rivolta a tutti, e in particolare ai giovani. A presiedere sarà il ministro generale dell’Ordine dei frati minori, fra Massimo Fusarelli.
Sabato nel giorno della beatificazione e domenica 1 maggio dalle 8 alle 20, sarà possibile visitare la tomba di Armida Barelli nella Cappella dell’Università cattolica di Milano.
All’indomani del rito di beatificazione, che ha luogo nell’anno del centenario della fondazione dell’Ateneo dei cattolici italiani, sarà celebrata la 98esima Giornata per l’Università Cattolica, ideata e promossa da Armida Barelli nel 1924 nelle parrocchie di tutta Italia per la raccolta fondi a sostegno della “sua Università”.