ATTENTATO MANCHESTER
E’ salito a 22 vittime, 59 feriti e 8 dispersi, il bilancio dell’attentato avvenuto ieri sera, poco dopo le 22.30 nel Foyer dell’Arena di Manchester, mentre stava finendo il concerto della cantante statunitnese Ariana Grande. Una terribile notizia che in pochi minuti ha fatto il giro del mondo, lasciando tutti sgomenti, anche per l’età delle vittime, molti giovani e giovanissimi, giunti numerosi a Manchester per seguire l’inizio del tour mondiale della propria eroina. La polizia ha confermato che si è trattato di un attentato, il kamikaze è stato trovato morto. L’attacco è stato compiuto con un “ordigno improvvisato”, ha spiegato il capo della polizia Ian Hopkins, aggiungendo: “I terroristi non ci abbatteranno, nessuno ci dividerà”. La deflagrazione ha scatenato il panico tra migliai di persone. All’indomani dell’attentato, lo comunica l’Agensir, ttuti i vescovi inglesi si stringono nel dolore e in preghiera. Inoltre il vescovo della diocesi di Salford da cui dipende la città di Manchester, mons. John Arnold, oltre a condannare l’attacco e a unirsi in preghiera per le vittime e per le loro famiglie, aggiunge: “Dobbiamo tutti impegnarci a lavorare insieme, in ogni modo possibile, per aiutare le vittime e le loro famiglie a costruire e rafforzare la solidarietà che tiene insieme la nostra comunità”.
Francesca Martini