CIBO PER TUTTI

E’ necessario superare un paradosso che avviene ai nostri giorni: quello che ostacola gli aiuti e i piani di sviluppo, ma non la circolazione delle armi.
Lo ha ricordato lunedì scorso Papa Francesco in visita al Pam, Programma alimentare mondiale. E’ stata la prima visita di un pontefice alla più grande organizzazione umanitaria del mondo che si occupa di assistenza alimentare. Il Pam, agenzia dell’Onu con sede a Roma, ha come obiettivo per il 2030 ‘Fame Zero’.
Il Papa ha ricordato che, grazie alle nuove tecnologie dell’informazione, siamo informati su tanti drammi delle popolazioni del mondo, ma questo rischia di farci diventare insensibili e di farci vivere questa situazione come normale, mentre “la miseria ha un volto. Ha il volto di un bambino, ha il volto di una famiglia, ha il volto di giovani e anziani. Ha il volto della mancanza di opportunità e di lavoro di tante persone, ha il volto delle migrazioni forzate… Non possiamo ‘naturalizzare’ la fame di tante persone…”.
“La mancanza di alimenti non è qualcosa di naturale, non è un dato né ovvio né evidente. Che oggi, in pieno secolo ventunesimo, molte persone patiscano questo flagello, è dovuto ad una egoista e cattiva distribuzione delle risorse, a una “mercantilizzazione” degli alimenti”.
Papa Francesco ha poi condannato lo spreco di cibo prodotto dal consumismo e ha esortato a proseguire nella lotta alla fame: “In questa capacità di soccorrere l’affamato e l’assetato possiamo misurare il polso della nostra umanità”.