CREDERE, COMUNQUE, ALLA PACE

Sono molte le reazioni dopo i tragici attentati di Parigi, rivendicati dall’Isis e costati la vita a 129 persone. Un bilancio non definitivo, visto l’alto numero dei feriti, alcuni dei quali gravissimi. Immediate le prese di posizioni dei leaders mondiali, dopo quello che è stato definito ‘l’11 settembre dell’Europa’.
“Utilizzare il nome di Dio per giustificare la strada della violenza è una bestemmia” ha detto il Papa ieri all’Angelus commentando la barbarie che ha “sconvolto non solo la Francia ma il mondo intero”.
Il Consiglio dei musulmani francesi ha denunciato «con il massimo vigore l’atroce e malvagio attacco”.
Tra i tanti commenti di queste ore, frequente il richiamo alle parole di Oriana Fallaci, giornalista che aveva delineato uno scenario futuro di scontro di civiltà, Oriente – Occidente, Islam- Cristianesimo. Tra i tanti comunicati, quello del Movimento dei Focolari, che invita a costruire, comunque, la pace e il dialogo: “Il Movimento dei Focolari, mentre piange con chi piange, continua a credere nella via del dialogo, dell’accoglienza e del rispetto dell’altro, chiunque esso sia e di qualunque provenienza, credo religioso e appartenenza etnica. Per questo, assieme a quanti nelle diverse responsabilità si adoperano anche con un rischio personale per la pace, i Focolari rinnovano il proprio impegno ad intensificare e moltiplicare atti e gesti di riconciliazione, spazi di dialogo e comunione, occasioni di incontro e condivisione a tutti i livelli e a tutte le latitudini, per raccogliere il grido dell’umanità e trasformarlo in nuova speranza”.
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