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Crisi ecologica: siamo tutti responsabili

 

Papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo sono consapevoli che nessuna singola nazione può essere incolpata per la crisi ecologica, ma sono anche fortemente convinti che nessuna singola nazione può ora ritirarsi da un’azione responsabile nell’affrontare i cambiamenti climatici. La responsabilità e la risposta devono essere condivise. A due anni dalla pubblicazione dell’Enciclica Laudato si’, parla il rev. John Chryssavgis, Consigliere teologico del Patriarcato ecumenico sull’ecologia e l’ambiente. L’intervista al Sir si concretizza all’indomani del Vertice G20 ad Amburgo che ha sancito l’uscita ufficiale degli Stati Uniti dagli accordi presi a Parigi (Cop 21) sul cambiamento climatico nel dicembre 2015.

Rev. Chrysavgis, è passato un anno dalla pubblicazione dell’Enciclica di Papa Francesco. Quale impatto hanno avuto le sue parole nei dibattiti internazionali sul cambiamento climatico e sulla protezione dell’ambiente?
L’impatto dell’enciclica di Papa Francesco può essere misurato in molti modi, sia religiosi sia politici. Tuttavia, sottolineo una dimensione unica e distintiva della lettera papale, vale a dire la sua autorità ecumenica.

Se c’è una cosa che abbiamo appreso negli ultimi decenni, è che nessuna istituzione o disciplina singola può risolvere la crisi ecologica.

La responsabilità e la risposta devono essere condivise. Tutti siamo collettivamente responsabili del modo in cui la nostra avidità ha devastato la diversità e diminuito le risorse del nostro pianeta. Dobbiamo quindi rispondere tutti e insieme alla sfida del cambiamento climatico. Sottolineando, in sintonia, le iniziative del Patriarca ecumenico Bartolomeo negli ultimi venticinque anni, Francesco ci ha ricordato che la forza dell’ecumenismo sta nel cominciare ad aprirsi, ad andare al di là di noi stessi e delle nostre comunità. Sta nell’imparare a parlare la lingua della cura e della compassione. Sta nel dare priorità alla solidarietà e al servizio.

Qual è, dal suo punto di vista, il concetto più forte della visione di Papa Francesco sulle questioni ecologiche? Qual è la nuova idea che viene dal testo?
Ciò che l’Enciclica del Papa ci ha ricordato in maniera forte e insistente è che il preservare della natura e il servizio del prossimo sono inseparabili; sono due facce della stessa moneta. Infatti, Papa Francesco e il Patriarca ecumenico Bartolomeo hanno ripetutamente sottolineato il profondo legame tra giustizia ambientale e giustizia sociale, affermando la loro solidarietà alle persone che soffrono a causa della guerra e della persecuzione, così come a causa della povertà e della fame. I due leader religiosi hanno, fin dall’inizio delle loro relazioni istituzionali e individuali, dimostrato di saper comprendere quale ruolo può svolgere la Chiesa.

Fonte: www.agensir.it

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