CRISTIANI CAPACI DI SOGNARE

La gioia dell’incontro testimonia il momento in cui matura una vocazione. Lo ha detto il Papa oggi all’udienza genrale del mercoledì, durante la quale ha ricordato i momenti in cui il Signore ha chiamato gli apostoli, una chiamata che è rimasta viva nella loro memoria. Papa Francesco ha parlato anche degli ideali e della generosità di cuore che possono animare i giovani:
“Tu, che sei giovane, che cosa cerchi? – ha detto – Che cosa cerchi nel tuo cuore?”. “I giovani che non cercano nulla – ha affermato – non sono giovani, sono in pensione, sono invecchiati prima del tempo. E’ triste vedere giovani in pensione”.
L’incontro con Cristo cambia le vite e incendia i cuori, tanto che chi ha incontrato Gesù, diventa missionario e testimone gioioso di quanto è avvenuto in lui: i due discepoli “Sono missionari di quell’incontro. Fu un incontro così toccante, così felice che i discepoli ricorderanno per sempre quel giorno che illuminò e orientò la loro giovinezza”.
“Come si scopre la propria vocazione in questo mondo? La si può scoprire in tanti modi, ma questa pagina di Vangelo ci dice che il primo indicatore è la gioia dell’incontro…Il Signore non vuole uomini e donne che camminano dietro a Lui di malavoglia, senza avere nel cuore il vento della letizia. .. Gesù vuole persone che hanno sperimentato che stare con Lui dona una felicità immensa(…) Tanti di noi, tanti cristiani, vediamo tra noi, che con gli occhi ti trasmettono la gioia della fede: con gli occhi”.
Il dono di questo incontro gioioso con Cristo, ha ricordato il Papa, è un dono da custodire.
“Ma per favore, mi raccomando: non diamo retta alle persone deluse e infelici; non ascoltiamo chi raccomanda cinicamente di non coltivare speranze nella vita (…) Coltiviamo invece sane utopie: Dio ci vuole capaci di sognare come Lui e con Lui, mentre camminiamo ben attenti alla realtà.”
Papa Francesco al termine dell’udienza ha menzionato che il 1° settembre ricorre la Giornata di preghiera per la cura del creato. Per l’occasione ha preparato il Messaggio insieme al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo: “In esso – ha proseguito – invitiamo tutti ad assumere un atteggiamento rispettoso e responsabile verso il creato. Facciamo inoltre appello, a quanti occupano ruoli influenti, ad ascoltare il grido della terra e il grido dei poveri, che più soffrono per gli squilibri ecologici”.