CRISTIANI COERENTI, NON IPOCRITI
Nella Messa del mattino a Casa Santa Marta il Papa ha esortato i cristiani a non cadere nel rischio dell’ipocrisia, ma a praticare la coerenza di vita.
Nel Vangelo del giorno Gesù invita a guardarsi dal “lievito dei farisei”, cioè l’ipocrisia. Papa Francesco osserva che “c’è un lievito buono e il lievito cattivo. Il lievito che fa crescere il Regno di Dio e il lievito che fa soltanto l’apparenza nel Regno di Dio. Il lievito – afferma – fa crescere sempre; e fa crescere, quando è buono, in modo consistente, sostanzioso e diventa un buon pane, una buona pasta: cresce bene. Ma il lievito cattivo non fa crescere bene”.
L’ipocrisia – ha spiegato il Papa – è invocare il Signore tenendo il cuore lontano da Lui:
“E’ una divisione interna, l’ipocrisia. Si dice una cosa e si fa un’altra. E’ una sorta di schizofrenia spirituale. Poi, l’ipocrita è un simulatore… E’ un nominalismo esistenziale: quelli che credono che, dicendo le cose, sta tutto fatto. No. Le cose vanno fatte, non solo dette. E l’ipocrita è un nominalista, crede che con il dire si faccia tutto. Poi, l’ipocrita è incapace di accusare se stesso: mai trova in se stesso una macchia…”. Papa Francesco ha poi sottolineato la necessità di dire la verità:
“Con quanta verità si confessano i bambini! I bambini mai, mai, mai dicono una bugia, nella confessione; mai dicono cose astratte. ‘Ho fatto questo, ho fatto quell’altro, ho fatto …’: concreti”.
(FOTO DI REPERTORIO)
