Don Sergio, il cuore aperto a tutti
E’ stato celebrato oggi pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Santa Croce il funerale di don Sergio Pighi, prete e insegnante salesiano veronese, per tanti anni cappellano del carcere di Verona e fondatore della Comunità dei Giovani.
Il grembiule e il Vangelo: questi i tratti distintivi di un sacerdote semplice, che con grande umanità è stato accanto a tante persone in difficoltà per problemi di droga, di dipendenze, di emarginazione, dando loro una nuova vita e una nuova speranza.
Don Sergio è stato un esempio di dedizione verso i più deboli, ha ricordato in una lettera a inizio celebrazione l’ispettore dei salesiani del Nord est, ed è morto alla vigilia della pubblicazione dell’enciclica del Papa dedicata alla fratellanza. Nell’omelia, il vescovo di Verona, Mons. Giuseppe Zenti ha sottolineato che la carità è una chiave speciale per accedere alla vita eterna e che l’amore dato non si puo’ seppellire, così come don Sergio vive nell’amore di Dio.
Presente alla celebrazione anche don Luigi Ciotti, fondatore dell’Associazione Libera, che ha ricordato che il suo cammino si è incrociato con quello di don Sergio, uomo essenziale e prete generoso, l’esperienza nazionale per mettere insieme le forze e le associazioni per essere più incisivi nella realtà. Se ne è andato con eleganza, ha detto, invitandoci a vivere la vita e a vincere l’indifferenza, ad avere la forza della passione educativa sulle orme di San Giovanni Bosco e a tenera la porta sempre aperta all’accoglienza.
