EDUCARE A VIVERE

La cura e l’attesa: il buon educatore e la comunità cristiana. Su questo tema hanno riflettuto per quattro giorni a Bologna educatori, giovani e responsabili della pastorale giovanile delle Diocesi italiane.
Il convegno, promosso dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana, si conclude oggi e ha avuto vari momenti di confronto e di riflessione, anche in vista del Sinodo dei vescovi che si terrà nel 2018 su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Il primo giorno di convegno si è tenuta la relazione del professor Vittorino Andreoli. Il noto psichiatra si è soffermato sulla figura dell’adulto in relazione all’educazione. Con la troupe di Telepace eravamo presenti al secondo giorno di convegno per la relazione del vescovo di Modena, Monsignor Erio Castellucci, che ha ricordato che l’educatore non è un giudice, ma una persona che accompagna i giovani indicando la meta e insieme affiancandoli nel cammino.
Dopo Monsignor Castellucci è intervenuta Chiara Scardicchio, docente di Pedagogia sperimentale all’Università di Foggia e autrice di varie pubblicazioni, che ha ricordato, con incisivi riferimenti alla sua storia personale, la necessità di educatori autentici, capaci di generare e non concentrati solo sui propri bisogni.
Questi due interventi, molto significativi, saranno trasmessi da Telepace questa sera alle ore 20.30.