FIGLIA DI NESSUNO

Fa pensare la notizia uscita oggi sull’Ansa e su altre agenzie di una neonata trovata morta in un centro di raccolta rifiuti nelle Marche, probabilmente lasciata abbandonata in un cassonetto. Tante volte Papa Francesco ha parlato della cultura dello scarto e ci sembra impossibile che lo scarto possa essere una bambina appena nata, bisognosa di tutto, di amore in primo luogo. E invece questa notizia, che sarebbe da prima pagina per la gravità che rappresenta – che civiltà è quella che abbandona i bambini? – trova un piccolo spazio sulla stampa e, forse, domani non ci sarà già più. Non vediamo proteste di piazza in favore di questa bambina. Non aveva voce, non ha avuto voce, ma la sua morte puo’ avere un senso, magra consolazione, se puo’ aiutare a far sì che tragedie simili non accadano più. Perchè ci troviamo in Italia e non in mezzo a un deserto, dove se proprio la madre non puo’ prendersi cura del figlio puo’ partorire in anonimato e lasciarlo in adozione. Dove esistono le culle per la vita (www.culleperlavita.it) un numero verde SOS Vita 8008 13000, consultori e associazioni di volontariato a partire dai Centri Aiuto Vita. Eppure c’è come il senso di una sensibilità che sta cambiando. Ci prendiamo cura di segnalare situazioni critiche in cui vivono alcuni animali, ma a volte ci sfuggono le condizioni di disagio o di povertà in cui sono costretti a vivere tanti nostri simili. Ci si indigna, giustamente, se cani e gatti vengono maltratti, ma non si alza la voce quando si assiste a uno spettacolo così drammatico, come quello di una neonata che viene buttata via. Paradossale, come se questa vita avesse meno valore. Chi parlerà per lei?