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Francesco: il 26 gennaio giornata di preghiera per la pace in Ucraina

Al termine dell’Angelus Francesco, preoccupato dei venti di guerra che agitano il confine tra Russia e Ucraina e di conseguenza tutto il continente europeo, propone una giornata di raccoglimento per il 26 gennaio: “Ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte”.

Francesco così esprime i suoi timori: ‘Seguo con preoccupazione l’aumento delle tensioni che minacciano di infliggere un nuovo colpo alla pace in Ucraina e mettono in discussione la sicurezza nel Continente europeo, con ripercussioni ancora più vaste’

Da qui il suo “accorato appello” a pregare e ad agire, ma non nell’interesse personale bensì comune:

Faccio un accorato appello a tutte le persone di buona volontà, perché elevino preghiere a Dio onnipotente, affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte. Chi persegue i propri scopi a danno degli altri, disprezza la propria vocazione di uomo, perché tutti siamo stati creati fratelli.

La situazione al confine tra Russia e Ucraina

Le tensioni crescenti al confine russo ucraino preoccupano in realtà tutta la comunità internazionale. La diplomazia moltiplica incontri e videoconferenze per scongiurare un’aggressione militare russa. Il Regno Unito ritiene che Mosca stia anche pensando all’insediamento di un leader filo russo nel governo. Secca la risposta: il “ministero degli Esteri di Londra la smetta di diffondere sciocchezze”, dice il Cremlino, che continua a negare ogni ipotesi di un passo militare effettivo.

Eppure ci sono più di 120mila soldati russi già schierati al confine ucraino e sul territorio del Donbass, dove, come anche a Kiev, le esercitazioni sono all’ordine del giorno. Lunedì proprio a Kiev l’ambasciata americana e forse anche quella tedesca potrebbero iniziare a evacuare i familiari del proprio personale, mentre continua l’afflusso di munizioni e istruttori militari dai Paesi Nato. Un primo carico di armi, 90 tonnellate circa, è già arrivato su ordine del presidente Usa Biden. La prossima settimana a partire da lunedì i ministri degli Esteri dei 27 paesi Ue incontreranno in videoconferenza il segretario di Stato Usa Blinken di ritorno dai negoziati con Mosca a Ginevra. Allo studio possibili sanzioni in caso di invasione. Previsti anche colloqui bilaterali tra Regno Unito e Russia.

Fonte: www.vaticannews.va

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