IL MALATO E’ PERSONA, NON UNA MACCHINA

Il Papa ribadisce che la Chiesa è per la vita e che il malato non è una macchina da riparare, ma prima di tutto è una persona. Lo ha detto a una delegazione della Fiamc, Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici, ricevuta in Vaticano in vista del 25.mo Congresso, in programma a Zagabria dal 30 maggio al 2 giugno.
‘La Chiesa è per la vita, – ha detto Papa Francesco – e la sua preoccupazione è che nulla sia contro la vita nella realtà di una esistenza concreta, per quanto debole o priva di difese, per quanto non sviluppata o poco avanzata’. Essere medici cattolici, quindi, è essere testimoni coerenti e coraggiosi: anche intervenendo in ‘ambienti specialisti riguardo le legislazioni su temi etici sensibili come “l’interruzione di gravidanza, il fine-vita e la medicina genetica”, sempre nel pieno rispetto del malato come persona con la sua dignità’.
Infine un richiamo alla libertà di coscienza del medico cattolico, affinchè egli non sia unicamente uno strumento a servizio della volontà del malato o dell’Ente per cui lavora.