Il Nobel per la Pace ai dissidenti

Il Premio Nobel per la Pace è andato a chi ha rischiato sulla propria pelle la difesa della democrazia e della libertà, promuovendo ” il diritto a criticare il potere e a proteggere i diritti fondamentali della popolazione”. Destinatari del Premio, l’attivista bielorusso Ales Bialiatski, e due organizzazioni che si battono per la difesa dei diritti umani, Memorial, ong russa, e Centro per le libertà civili ucraino. Il comitato Nobel norvegese indica come i premiati rappresentino “la società civile nei loro rispettivi Paesi” e come abbiano fatto “uno sforzo eccezionale per documentare crimini di guerra, violazioni dei diritti umani e abusi di potere”. Insieme, si legge nella motivazione, “hanno dimostrato l’importanza della società civile per la pace e la democrazia”.