Il Papa all’Angelus: chiediamo la grazia del sano umorismo

Andare incontro al prossimo, seguendo l’esempio della Madonna. Questa l’esortazione di Papa Francesco all’Angelus nella quarta domenica d’Avvento. La richiesta ai fedeli è stata quella di alzarsi e di reagire a fronte delle difficoltà che rischiano di bloccare. “Alzarci, per non rimanere impantanati nei problemi, sprofondando nell’autocommiserazione o cadendo in una tristezza che ci paralizza”.
Francesco ha consigliato di guardarci attorno e di cercare qualche persona a cui possiamo essere d’aiuto. “C’è qualche anziano che conosco a cui posso fare un po’ di aiuto, di compagnia? Ognuno ci pensi. O fare un servizio a una persona, una gentilezza, una telefonata? Ma a chi posso dare aiuto? Mi alzo e do aiuto. Aiutando gli altri, aiuteremo noi stessi a rialzarci dalle difficoltà”. Per questo – ha proseguito – è necessario procedere in fretta, ma senza agitazione.
Si tratta invece di guardare avanti con fiducia e speranza, arginando malavoglia e lamentele. “Queste lamentele rovinano tante vite, perché uno si mette a lamentarsi e lamentarsi e la vita va giù. Le lamentele ti portano a cercare sempre qualcuno da incolpare”. Ciò che serve, invece, è coltivare un sano umorismo. “Possiamo chiedere anche questa grazia, la grazia del sano umorismo: fa tanto bene. Non dimentichiamo che il primo atto di carità che possiamo fare al prossimo è offrirgli un volto sereno e sorridente”.
Dopo la preghiera dell’Angelus, il Papa ha rivolto il suo pensiero alla popolazione delle Filippine colpite da un forte tifone che nei giorni scorsi ha distrutto tante abitazioni. In conclusione, un saluto particolare ai membri della comunità peruviana a Roma, presenti in Piazza San Pietro.