IN MONTAGNA PER SANTA ROSA

Anche quest’anno è tornata puntualmente sul Monte Baldo la Festa di Santa Rosa, domenica 30 agosto, giusto 65 anni dopo la prima inaugurale. Le modalità e lo stile essenziale e montanaro, lo spirito e l’entusiasmo, il fervore e la devozione sono ancora quelle di allora, dei tempi di Mons. Piccoli, il Fondatore, e di Don Paiola, che gli succedette, dal 1978 al 2001, come Cappellano delle Chiesette Alpine.
E’ il primo riscontro documentato che abbiamo della Festa di Santa Rosa è del 30 agosto 1950, istituita con tutta probabilità da Mons. Piccoli.
“Queste Chiesette alpine – diceva Piccoli – sono tanto care al nostro cuore di sacerdoti e sono un efficace richiamo alla Religione e a Dio per tutti gli alpinisti”. Parla di Chiesette, anche se in quel tempo ne esisteva solo una, quella del Baldo, prima ancora di cimentarsi a costruire, nel ’51 e nel ’52, le due Carega, presso i Rifugi Revolto e Scalorbi.
Dal ’50 al ’71 la Festa di Santa Rosa si tenne sempre il 30 agosto, giorno liturgico della Santa titolare della Chiesetta. Dal 1972 la Festa venne sempre celebrata l’ultima domenica del mese e assunse ancor più rilievo soprattutto negli anni ’80, in corrispondenza dei grandi lavori di restauro promossi da Don Germano Paiola, sacerdote veronese, commemorato a poco più di un anno dalla morte. La sua figura è sempre viva nel cuore degli alpinisti veronesi e rimane impressa negli affreschi della stessa Chiesetta di Santa Rosa, opera del pittore Marcello Sartori, inaugurati lo scorso anno, dopo quelli precedenti di Luigi Bertasi.
La Celebrazione della Messa è stata presieduta dal Cappellano delle Chiesette Alpine Don Flavio Gelmetti; inaugurati e benedetti il nuovo altare e il nuovo ambone per le Celebrazioni all’aperto, opera di collaborazione di Elisabetta Pietropoli e coadiutori di Caprino, di Natale Nalin di Sandrà, con proposte e bassorilievi in legno d’acero dello scultore Matteo Cavaioni, di Volargne.