LA FEDE CHE SOSTIENE

Ieri all’Angelus il Papa ha commentato il brano del Vangelo di Matteo in cui Gesù cammina sulle acque. Parlando della fede, ha ricordato che questo brano evangelico “ci fa riflettere sulla nostra fede, sia come singoli, sia come comunità ecclesiale “. Nella vita ci sono tante prove a cui siamo sottoposti e che anche la Chiesa attraversa. “L’invocazione di Pietro: «Signore, comandami di venire verso di te!» e il suo grido: «Signore, salvami!» assomigliano tanto al nostro desiderio di sentire la vicinanza del Signore, ma anche la paura e l’angoscia che accompagnano i momenti più duri della vita nostra e delle nostre comunità, segnata da fragilità interne e da difficoltà esterne – ha detto il Papa”.
Il rischio, nelle difficoltà, è di aggrapparsi ad altri appigli: “Quando non ci si aggrappa alla parola del Signore ma, per avere più sicurezza, si consultano oroscopi e cartomanti, si comincia ad andare a fondo”.
La fede nel Signore, non significa però avere una vita facile e tranquilla, ma “la fede ci dà la sicurezza di una Presenza, quella presenza di Gesù, che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà, indicandoci la strada anche quando è buio”.