La festa della Santissima Trinità

Nella solennità della Santissima Trinità durante la preghiera dell’Angelus, Papa Francesco ha voluto spiegare la festa odierna. “Festeggiare la Santissima Trinità non è tanto un esercizio teologico, ma una rivoluzione del nostro modo di vivere. Dio, nel quale ogni Persona vive per l’altra in continua relazione, in continuo rapporto, non per sé stessa, ci provoca a vivere con gli altri e per gli altri. Aperti.” In questa “rivoluzione”, ha proseguito il Pontefice, si manifesta nel nostro modo di vivere, di agire, di amare.  . “Pensiamo alle persone buone, generose, miti che abbiamo incontrato: ricordando il loro modo di pensare e di agire, possiamo avere un piccolo riflesso di Dio-Amore. E che cosa vuol dire amare? Non solo volere bene e fare del bene, ma prima ancora, alla radice, accogliere, essere aperto agli altri, fare posto agli altri, dare spazio agli altri. Questo significa amare, alla radice.”

Dopo la preghiera marina dell’Angelus il Papa, rivolgendosi alle popolazioni e alle autorità della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan, ha voluto chiedere scusa per il rinvio del suo viaggio apostolico atteso in quei territori, con la speranza di rinnovare la visita al più presto. Sempre nei saluti finali il Pontefice ha ricordato che oggi ricorre la Giornata mondiale contro il lavoro minorile, “una piaga” l’ha definita che interpella tutti e da estirpare con la preghiera e l’azione.  In chiusura il pensiero di Francesco è tornato ancora una volta all’Ucraina, afflitta dalla guerra. “Il tempo che passa – ha detto –  non raffreddi il nostro dolore e la nostra preoccupazione per quella gente martoriata. Per favore, non abituiamoci a questa tragica realtà! Abbiamola sempre nel cuore. Preghiamo e lottiamo per la pace.”