La preghiera del Papa per la pace

Il Papa ha concluso la catechesi dell’udienza di oggi esortando i fedeli presenti in Aula Paolo VI a pregare per la pace, leggendo il testo di una preghiera composta dall’arcivescovo di Napoli, mons. Mimmo Battaglia, e inviata alla comunità diocesana partenopea:
“Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi misericordia di noi peccatori!
Signore Gesù, nato sotto le bombe di Kiev, abbi pietà di noi!
Signore Gesù, morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, abbi pietà di noi!
Signore Gesù, mandato ventenne al fronte, abbi pietà di noi!
Signore Gesù, che vedi ancora le mani armate all’ombra della tua croce, abbi pietà di noi!
Perdonaci Signore, se non contenti dei chiodi con i quali trafiggemmo la tua mano, continuiamo ad abbeverarci al sangue dei morti dilaniati dalle armi.
Perdonaci, se queste mani che avevi creato per custodire, si sono trasformate in strumenti di morte.
Perdonaci, Signore, se continuiamo ad uccidere nostro fratello, se continuiamo come Caino a togliere le pietre dal nostro campo per uccidere Abele.
Perdonaci, se continuiamo a giustificare con la nostra fatica la crudeltà, se con il nostro dolore legittimiamo l’efferatezza dei nostri gesti.
Perdonaci la guerra, Signore. Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, ti imploriamo!
Ferma la mano di Caino! Illumina la nostra coscienza, non sia fatta la nostra volontà, non abbandonarci al nostro agire!
Fermaci, Signore, fermaci!
E quando avrai fermato la mano di Caino, abbi cura anche di lui. È nostro fratello.
O Signore, poni un freno alla violenza! Fermaci, Signore!”.
In precedenza, incontrando duemila studenti milanesi de “La Zolla” nella Basilica Vaticana, ha rivolto una preghiera invitando a pensare ai bambini e ai ragazzi che stanno vivendo sotto le bombe e vedendo “questa terribile guerra”. Rivolto a questi giovani il papa ha detto voi avete davanti un futuro di sicurezza e “invece questi bambini devono fuggire dalle bombe col freddo che fa lì”. Un pensiero, quello del papa, che ha coinvolto i ragazzi milanesi invitando ognuno dei presenti a pensare a quanti stanno soffrendo oggi a 3000 chilometri da Roma. “io lo farò con la preghiera – ha detto il papa – e voi con il cuore, con la mente pregate con me:
“Signore Gesù ti prego per i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che stanno vivendo sotto le bombe che vedono questa guerra terribile che non hanno da mangiare che devono fuggire lasciando casa tutto… Signore Gesù guarda questi bambini, questi ragazzi, proteggili, sono le vittime della superbia di noi, gli adulti. Signore Gesù benedici questi bambini e proteggili. Insieme preghiamo la Madonna perché li protegga. E così in silenzio come stiamo noi, riceviamo la benedizione del Signore“.
(redazione di Telepace)