La preghiera richiama la tenerezza di Dio

La preghiera non è facile per nessuno, perfino i santi hanno conosciuto ‘la notte oscura’, ma i nemici peggiori del nostro dialogo con Dio sono proprio dentro di noi. Ecco perchè c’è bisogno di un combattimento spirituale che ci aiuti a trovare il modo di parlare con Lui.
Di questo ha parlato il Papa oggi nell’udienza aperta al pubblico nel cortile di S. Damaso.
Pur di non pregare, si trovano mille scuse e faccende che sembrano molto più urgenti, ma non è così. Il Papa ha detto che anche per lui, a volte, è difficile pregare: “Questo succede a me anche. Noi fuggiamo dalla preghiera, non so perché ma è così. Quasi sempre, dopo aver rimandato la preghiera, ci accorgiamo che quelle cose non erano affatto essenziali, e che magari abbiamo sprecato del tempo. Il Nemico ci inganna così”.
L’importante è continuare a pregare, anche se sembra che Dio stia in silenzio.
‘La preghiera fa dei miracoli, perchè va al centro della tenerezza di Dio’, ha detto papa Francesco, e se a volte il Signore non ci fa una grazia, magari ce ne farà un’altra che sapremo ‘leggere’ nella nostra storia, magari in seguito, come testimonianza della Sua presenza nella nostra vita.
Al termine, ha ricordato che domani ricorre la memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Fatima e il 40°anniversario dell’attentato a San Giovanni Paolo II.