L’Italia di mezza età

E’ uno studio che dovrebbe far riflettere i politici quello sulla popolazione in Italia: secondo i dati al 1 gennaio 2018 dell’Istat, la popolazione residente era pari a 60 milioni 484mila persone, con un’età media è di 45,2 anni. A dipingere un’Italia con i capelli sempre più grigi è la fotografia sociale: più di mille persone hanno raggiunto oltre 105 anni, mentre gli ultraottantenni sono il 7%.
A fronte di una vita che si allunga grazie allo stile di vita e alle cure mediche, sconfortano invece i numeri che riguardano i ragazzi e i giovani: solo il 13,4% della popolazione ha meno di 15 anni.
Rispetto al Censimento del 1991, i dati rilevano profondi cambiamenti nella società, con una forte diminuzione di persone sposate e un aumento di celibi e nubili. Nella classe di età 45-54 anni quasi un uomo su quattro non si è mai sposato mentre è nubile quasi il 18% delle donne.
Considerando sia le unioni civili costituite in Italia sia le trascrizioni di unioni costituite all’estero, al 1° gennaio 2018 le persone residenti unite civilmente sono circa 13,3 mila (0,02% della popolazione), di sesso maschile nel 68,3% dei casi.
Sono numeri che dovrebbero spingere inequivocabilmente a un impegno politico forte per la famiglia e per il sostegno della natalità e della maternità, di fronte a un quadro relazionale ed economico sempre più difficile da gestire se non ci sarà un respiro lungimirante nel pensare al futuro dell’Italia.