MORTE DI UNA VOCE LIBERA

E’ morto ieri in Cina il Premio Nobel per la pace Liu Xiaobo, il più famoso dissidente cinese, una voce libera e coraggiosa. E’ morto a causa di un cancro al fegato. Per la gravità delle sue condizioni il 26 giugno scorso era stato trasferito dal carcere di Shenyang ad un ospedale della stessa città.
In carcere stava scontando una pena di 11 anni inflitta nel 2009 per “incitamento alla sovversione dei poteri dello Stato”. La moglie, la poetessa Liu Xia, si trova ancora agli arresti domiciliari e da più parti si è chiesta la sua liberazione.
La Cina è un Paese in cui, nonostante tanti accordi commerciali con l’Occidente, sulla strada dei diritti umani c’è molto da fare, della libertà di pensiero e di quella religiosa, come hanno dimostrato in questi anni le limitazioni di altre voci libere, come testimoniano le vite di vescovi e preti legati alla Chiesa di Roma, che hanno trascorso numerosi anni in carcere.
Per un approfondimento vi suggeriamo l’articolo di Avvenire:
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/in-morte-di-liu-nobel-lasciato-solo