Non ho più lacrime per i fratelli di Gaza
Betlemme, 23 luglio 2014
ANCHE STANOTTE, CARISSIMI, FAREMO FATICA AD ADDORMENTARCI E NON SOLO PER IL SOTTOFONDO DI SPARI E AMBULANZE.
Ogni sera sempre più palestinesi scendono in strada qui al check-point, per sfogare la loro rabbia dopo aver visto tutto il giorno in TV immagini sempre più raccapriccianti di bambini, donne e comunque civili, massacrati nella vicina Striscia di Gaza.
COME SAPETE SONO QUI CON UNA DELEGAZIONE DI PAX CHRISTI per portare anche la tua solidarietà e “scucire la bocca” a chi ci auguriamo non legga mai le cronache dei nostri giornali, piene di falsità e vuote delle più evidenti considerazioni non solo sulla immane tragedia umanitaria di migliaia di persone scacciate dalla loro casa, bombardate dal cielo, dalla terra e dal mare, ma anche sull’ipocrisia di un mondo indifferente che ripete solo ritornelli sul diritto di difesa di uno stato che da anni assedia e opprime, solo a Gaza, un milione e mezzo di persone.
ASCOLTIAMO I TESTIMONI DEGLI ATTACCHI E I RACCONTI DEI PARROCI CHE IN VIVAVOCE CI TENGONO AGGIORNATI SUI BOMBARDAMENTI ALLA…PARROCCHIA e sulla paura delle suore di Madre Teresa e dei 27 bambini con handicap costretti a scappare dal loro istituto e rifugiatisi in chiesa.
MA ANCHE NOI, CHE SOLO PARTECIPIAMO AL LORO PIANTO, SCRIVIAMO REPORT E FILMIAMO INTERVISTE, ANCHE NOI ORMAI NON ABBIAMO PIÙ LACRIME, NÈ PAROLE.
Ci restano solo i nostri piedi per andare ancora a raggiungere qualche altro testimone e la forza che anche tu, con il tuo contributo e la tua vicinanza, ci hai comunicato, per scuotere ancora coscienze intorpidite e ipocriti, reiterati equilibrismi. Vi racconterò al mio ritorno.