Nuova scoperta della medicina

Nuova scoperta scientifica legata al gruppo di Medicina interna dell’Università di Verona e pubblicata sul Journal of the American Heart Association. E’ stata identificata una proteina che aumenta il rischio di trombosi sia venosa che arteriosa nei cardiopatici. Ad individuarla un team di ricerca dell’ateneo scaligero guidato da Oliviero Olivieri, ordinario di Medicina interna e direttore del dipartimento di Medicina. Il gruppo di ricerca ha dimostrato come la proteina denominata Apolipoproteina CIII (Apo CIII) possa aumentare il rischio di trombosi sia alle arterie che alle vene, nei pazienti cardiopatici.
“Nei nostri studi siamo partiti da un dato empirico che però non aveva ancora una spiegazione scientifica – precisa Olivieri nel comunicato stampa dell’Università- fino a oggi era, infatti, noto che i cardiopatici mostrano una maggiore frequenza di trombi, ovvero grumi di sangue che ostruiscono i vasi, sia nelle vene (con pericolose embolie polmonari secondarie) che nelle arterie (trombosi sulla placca arteriosclerotica), tuttavia non erano finora mai state individuate con precisione le cause di questa doppia propensione”.
Alla ricerca, coordinata da Olivieri, hanno lavorato Annalisa Castagna, Domenico Girelli, Francesca Pizzolo, Simonetta Friso, Marco Sandri e Nicola Martinelli, della sezione di Medicina interna dell’ateneo, Antonella Bassi, dell’Azienda socio sanitaria di Mantova, Gianni Turcato e Sara Moruzzi, dell’ospedale Fracastoro di San Bonifacio.