Papa Francesco a Presov: non ridurre la Croce a simbolo politico

Almeno 40 mila fedeli hanno assistito alla Divina Liturgia bizantina di San Giovanni Crisostomo presieduta da Francesco, che è arrivato in papa mobile nel piazzale del palazzetto dello sport di Presov dove si è svolta la celebrazione. “Mai ridurre la croce ad un oggetto di devozione e tanto meno ad un simbolo politico”, ha affermato durante l’omelia esortando a convertire lo sguardo evangelico in azione.
È il tema della testimonianza, tanto caro al Santo Padre che ha ricordato i tanti martiri che in Slovacchia hanno dimostrato l’amore di Cristo in tempi molto difficili quando tutto consigliava di tacere, di mettersi al riparo e di non professare la fede.
Anche oggi – ha osservato – non mancano occasioni per testimoniare. “Qui, grazie a Dio, non c’è chi perseguita i cristiani come in troppe altre parti del mondo”. Tuttavia – ha avvertito – “la testimonianza può essere inficiata dalla mondanità e dalla mediocrità. La croce esige invece una testimonianza limpida”.
Nulla di astratto. Secondo il Papa, “il testimone della croce persegue una sola strategia, quella del Maestro: l’amore umile”. Al termine della messa, il ritorno a Kosice la seconda città del paese dove Francesco è arrivato stamattina presto proveniente da Bratislava dopo un viaggio in aereo di una cinquantina di minuti.
Nel pomeriggio due gli incontri in calendario: quello con la comunità Rom nel quartiere di Lunik e quello coi giovani nello stadio cittadino. Al termine la partenza per Bratislava, sempre in aereo, dove l’arrivo è previsto alle 19,30.