Papa Francesco agli assistiti: l’amore costruisce “una grande famiglia in cui tutti possiamo sentirci a casa”
Quando la fede non ha paura di lasciare le comodità, e ha il coraggio di uscire, riesce a manifestare le parole più belle del Maestro: «amatevi gli uni gli altri; come io vi ho amato». E’ il messaggio centrale del discorso di Francesco, questo pomeriggio, nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo ai circa 100 assistiti delle Opere di Carità della Chiesa: tra loro persone disagiate, con problemi di alcool, e ragazze madri. Il Papa fa eco alla testimonianza di Marina, una madre povera, beneficata dall’incontro con le Suore Missionarie della Carità quando suo marito era in carcere. A lei il Papa dice “Siete stati benedetti con nove figli!” Dove ci sono bambini e giovani, c’è molto sacrificio, ma soprattutto c’è futuro, gioia e speranza.
In questa terra, dove gli inverni sono duri, a voi non manca il calore più importante, quello della casa, quello che nasce dallo stare in famiglia. Con discussioni e problemi? Sì, ma con la voglia di andare avanti insieme. Non sono belle parole, ma un esempio chiaro.
La testimonianza è anche delle suore, che non hanno avuto paura di uscire per essere segno della mano tesa del nostro Dio. Prova di una fede che sa mettersi in gioco e manifestare le parole più belle del Maestro:
Amore che rompe le catene che ci isolano e ci separano, gettando ponti; amore che ci permette di costruire una grande famiglia in cui tutti possiamo sentirci a casa, come in questa casa. Amore che sa di compassione e di dignità … La fede missionaria va come queste sorelle per le strade dei nostri quartieri, delle nostre comunità, dicendo con gesti molto concreti: fai parte della nostra famiglia, della grande famiglia di Dio nella quale tutti abbiamo un posto. Non rimanere fuori. Vorrei invitarvi a continuare a creare legami. Ad uscire nei quartieri per dire a tanti: anche tu fai parte della nostra famiglia. Gesù ha chiamato i discepoli, e ancora oggi chiama ciascuno di voi, cari fratelli, per continuare a seminare e trasmettere il suo Regno. Lui conta sulla vostra storia, sulla vostra vita, sulle vostre mani per percorrere la città e condividere la stessa realtà che voi avete vissuto. Può contare su di voi?
Il Papa ringrazia e benedice: perché il Signore possa continuare a fare miracoli attraverso le vostre mani. E aggiunge: anche io ho bisogno di aiuto! Per favore, non dimenticatevi di pregare per me.