Papa Francesco al Regina Coeli: dobbiamo essere operatori di pace

Sono almeno 25mila i fedeli e i pellegrini hanno partecipato al Regina Coeli di domenica 22 maggio. Commentando le parole di Gesù all’Ultima Cena, Papa Francesco ha invocato la pace per tutti e ha invitato a recitare una preghiera molto semplice: “Impariamo a dire ogni giorno: «Signore, dammi la tua pace, dammi lo Spirito Santo». E chiediamolo anche per chi vive accanto a noi, per chi incontriamo ogni giorno, e per i responsabili delle Nazioni.”
Impossibile lasciare la pace agli altri se prima non l’abbiamo dentro di noi, ha osservato Francesco che ha precisato: “Gesù ci vuole miti, aperti, disponibili all’ascolto, capaci di disinnescare le contese e di tessere concordia. Questo è testimoniare Gesù e vale più di mille parole e di tante prediche”.
Serve mitezza e Gesù lo ha dimostrato relazionandosi ai discepoli la sera dell’Ultima Cena. Ora tocca a noi cristiani seguire il suo esempio. “Chiediamoci se, nei luoghi dove viviamo, noi discepoli di Gesù ci comportiamo così: allentiamo le tensioni, spegniamo i conflitti? Siamo anche noi in attrito con qualcuno, sempre pronti a reagire, a esplodere, o sappiamo rispondere con la non violenza, con parole e gesti miti?”.
Francesco ha poi riconosciuto che non è facile agire in questo modo, ma ha invocato l’intercessione della Madonna, perché “ci aiuti ad accogliere lo Spirito Santo per essere operatori di pace”.
Al termine della sua riflessione, il pensiero del Papa è andato alla Cina. Un riferimento in occasione della memoria liturgica della Beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani, che si celebra martedì 24 maggio. Una ricorrenza particolarmente sentita dai cattolici in Cina. “La lieta circostanza mi offre l’occasione per rinnovare loro l’assicurazione della mia vicinanza spirituale; seguo con attenzione e partecipazione la vita e le vicende di fedeli e pastori, spesso complesse, e prego ogni giorno per loro”.
Francesco ha dunque chiesto a tutta la Chiesa di accompagnare i fedeli cinesi attraverso la preghiera. “Vi invito ad unirvi in questa preghiera, affinché la Chiesa in Cina, in libertà e tranquillità, possa vivere in comunione effettiva con la Chiesa universale ed esercitare la sua missione di annuncio del Vangelo a tutti, offrendo così anche un positivo contributo al progresso spirituale e materiale della società”.