Papa Francesco all’Angelus: Continuiamo a pregare per il martoriato popolo ucraino

Nel post angelus della quinta domenica di quaresima Papa Francesco ha rinnovato la richiesta di non dimenticare l’Ucraina, richiamando la solennità dell’annunciazione celebrata sabato 25 marzo rinnovando la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Questo atto – ha precisato – “nella certezza che solo la conversione dei cuori può aprire la strada che conduce alla pace. Continuiamo a pregare per il martoriato popolo ucraino.
Un pensiero costante quello del Papa, che ha citato altri contesti difficili del mondo. “Restiamo vicini anche ai terremotati della Turchia e della Siria. A loro è destinata la speciale raccolta di offerte che si svolge oggi in tutte le parrocchie d’Italia”. Francesco ha chiesto di pregare anche per la popolazione dello stato del Mississipi, colpita da un devastante tornado, così come per la riconciliazione in Perù.
In conclusione, un saluto speciale alla delegazione dell’Aeronautica Militare Italiana, che celebra il centenario di fondazione: “Formulo i miei auguri per questa ricorrenza e vi incoraggio ad operare sempre per la costruzione della giustizia e della pace”.
Durante la catechesi, invece, il Papa ha commentato il brano del vangelo di Giovanni relativo alla risurrezione di Lazzaro, invitando tutti a togliere la pietra dai sepolcri dei nostri problemi per tornare a vivere. “Togliete la pietra: il dolore, gli errori, anche i fallimenti, non nascondeteli dentro di voi, in una stanza buia e solitaria, chiusa”. Capita a tutti – ha osservato – di ritrovarsi in situazioni del genere. Sono momenti in cui la vita sembra un sepolcro chiuso: tutto è buio, intorno si vedono solo dolore e disperazione.
Gesù, invece, invita a non lasciarsi schiacciare dai sentimenti negativi: “come a Lazzaro, ripete a ognuno di noi: Vieni fuori! Rialzati, riprendi il cammino, ritrova fiducia!”. Ciò che serve – ha rimarcato – è andare incontro a Gesù, aprendo il nostro cuore per affidargli tutte le nostre preoccupazioni. Una possibilità per testimoniare la speranza e la gioia che è rivolta a tutti i peccatori.