Papa Francesco all’Angelus: “Il Padre perdona sempre”

Erano circa 30mila i fedeli e i pellegrini in Piazza San Pietro per l’Angelus di Domenica. Alcuni tenevano in mano una enorme bandiera della pace ed erano molti anche i simboli dell’ucraina, come accade da diverse settimane. Durante la catechesi Papa Francesco ha esortato a non cadere nell’errore di una religione fatta di doveri e di divieti, e ad imparare dalla tenerezza di Dio che non solo riaccoglie, ma gioisce e fa festa per il figlio tornato a casa. “Dio perdona sempre, siamo noi a stancarci di chiedere perdono, ma Lui perdona sempre“.
Si tratta della parabola del figliuol prodigo, che è stata al centro della catechesi. Il Papa ha concentrato l’attenzione soprattutto sulla rigidità del figlio maggiore che si è indignato nel vedere il padre riabbracciare suo fratello. “La conseguenza di questa distanza è la rigidità verso il prossimo, che non si vede più come fratello. Nella parabola, infatti, il figlio maggiore non dice al Padre mio fratello, no, dice tuo figlio, come per dire: non è mio fratello“. E non è tutto: a fronte dell’avvenimento il padre chiede di fare festa e di garantire così una calda accoglienza. Atteggiamento poco diffuso quando siamo di fronte a qualcuno da perdonare. “Perché bisogna fare così? Perché questo aiuterà a superare la paura e lo scoraggiamento, che possono venire dal ricordo dei propri peccati. Chi ha sbagliato, spesso si sente rimproverato dal suo stesso cuore; distanza, indifferenza e parole pungenti non aiutano“.
Tutto ruota attorno alla gioia e alla necessità di rallegrarsi per marcia indietro. Questa è la direzione proposta dal Signore. “Chi ha un cuore sintonizzato con Dio, quando vede il pentimento di una persona, per quanto gravi siano stati i suoi errori, se ne rallegra. Non rimane fermo sugli sbagli, non punta il dito sul male, ma gioisce per il bene, perché il bene dell’altro è anche il mio! E noi, sappiamo vedere gli altri così?“.