Papa Francesco all’Angelus: riconosciamo Dio negli altri, non nelle immagini di grandezza e di potenza

Papa Francesco stamattina ha recitato l’Angelus in Piazza San Pietro. Commentando il Vangelo del Giorno ha affermato che non bisogna inseguire Dio in sogni e immagini di grandezza e di potenza, ma bisogna riconoscerlo nell’umanità di Gesù e, di conseguenza, in quella dei fratelli e delle sorelle che incontriamo sulla strada della vita.

“Dio si è fatto carne e sangue”, ha proseguito il Pontefice spiegando che il Signore si è abbassato fino a diventare uomo come noi, si è umiliato fino a caricarsi delle nostre sofferenze e del nostro peccato, e ci chiede di cercarlo, perciò, non fuori dalla vita e dalla storia, ma nella relazione con Cristo e con i fratelli”.

Anche oggi – secondo il Papa – la rivelazione di Dio nell’umanità non è facile da accettare e può addirittura suscitare scandalo. Questa scandalosità – ha proseguito – è ben rappresentata
dal sacramento dell’Eucaristia: “che senso può avere agli occhi del mondo inginocchiarsi davanti a un pezzo di pane? Perché mai nutrirsi assiduamente di questo pane?”.

Da qui l’invito a non meravigliarsi se Gesù ci mette in crisi. “Anzi – ha osservato -, preoccupiamoci se non ci mette in crisi, perché forse abbiamo annacquato il suo messaggio! E chiediamo la grazia di lasciarci provocare e convertire dalle sue ‘parole di vita eterna’”.