Papa Francesco all’Udienza Generale chiede di continuare a pregare per l’Ucraina
Ancora un appello per il Paese ucraino. Al termine dell’Udienza Generale in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha esortato a non dimenticare ciò che sta succedendo alle porte dell’Europa. “Torniamo con il pensiero alla martoriata Ucraina e preghiamo per l’Ucraina: preghiamo per le cose brutte che stanno succedendo lì, le torture, le morti, la distruzione.
In precedenza, Francesco ha espresso vicinanza alla Nigeria dove si contano centinaia di morti e di dispersi per le violente inondazioni provocate delle forti piogge di questi giorni. “Preghiamo per quanti hanno perso la vita e per tutte le persone provate da così devastante calamità. Non manchi a questi nostri fratelli e sorelle la nostra solidarietà e il sostegno della Comunità internazionale”.
Durante la catechesi, invece, nuova riflessione sul tema del discernimento nell’ambito del ciclo iniziato in queste settimane. Il Papa si è concentrato in particolare sull’importanza di saper leggere la propria storia di vita, precisando che rappresenta una tappa fondamentale del percorso decisionale affrontato da ciascuno di noi.
“Abituarsi a rileggere la propria vita – ha spiegato – educa lo sguardo, lo affina, consente di notare i piccoli miracoli che il buon Dio compie per noi ogni giorno”. Qualcosa che apre le porte al gusto interiore, alla pace, alla creatività, aiutando anche ad allontanarsi dalle negatività e dal rischio di ripetere sempre gli stessi errori. “Se noi non conosciamo la strada fatta, il passato, lo ripetiamo sempre, siamo circolari. La persona che cammina circolarmente non va avanti mai, non c’è cammino, è come il cane che si morde la coda, va sempre così, e ripete le cose”.
Occorre abituarsi a questa narrazione. E per farlo Francesco ha consigliato ogni sera di domandarsi cosa sia successo oggi nel proprio cuore. “Alcuni pensano che fare questo esame di coscienza è fare la contabilità dei peccati che hai fatto – ne facciamo tanti -, ma è anche chiedersi “Cosa è successo dentro di me, ho avuto gioia? Cosa mi ha portato la gioia? Sono rimasto triste? Cosa mi ha portato la tristezza? E così imparare a discernere cosa succede dentro di noi”.
