Papa Francesco all’Udienza Generale: la ‘Pacem in terris’ ispiri i capi delle nazioni

Un richiamo ad abbandonare le armi sulla scia della Pacem in terris, l’enciclica di Giovanni XXIII pubblicata l’11 aprile 1963 nel pieno delle tensioni della Guerra fredda. Papa Francesco ne ha parlato al termine dell’Udienza Generale di questo mercoledì. “Quella enciclica fu una vera benedizione”, ha detto. “Il suo messaggio è attualissimo, basti ad esempio questo passo: ‘I rapporti tra le comunità politiche come quello tra i singoli esseri umani vanno regolati non facendo ricorso alla forza delle armi, ma nella luce della ragione, e cioè nella verità, nella giustizia, nella solidarietà operante’.
Da qui l’esortazione di Francesco: “Invio i fedeli e gli uomini e le donne di buona volontà a leggere la “Pacem in terris”, e prego perché i capi delle nazioni se ne lascino ispirare nei progetti e nelle decisioni”. Un pensiero legato alla situazione ucraina, che il Papa non ha mancato di esplicitare: “perseveriamo nella preghiera per la martoriata Ucraina”.
Tutto questo sottolinea la necessità di una pace globale, che il santo padre ha ribadito anche nei saluti ai pellegrini in lingua polacca ricordando l’imminente celebrazione della Domenica della Divina Misericordia, istituita da San Giovanni Paolo II attraverso Santa Faustina Kowalska quasi un secolo fa. Oggi che il mondo è sempre più provato dalle guerre e si allontana da Dio, abbiamo ancora più bisogno della Misericordia del Padre
Una misericordia che mai viene a mancare da parte di Dio, ha ripetuto successivamente nei saluti in lingua italiana: “Il Signore mai lascia di essere misericordioso, pensiamo alla misericordia di Dio che sempre ci accoglie, sempre ci accompagna. Mai ci lascia da soli”.
Durante la catechesi, invece, una nuova meditazione sull’evangelizzazione e sullo zelo apostolico a partire dagli insegnamenti di san Paolo. “Non si annuncia il Vangelo da fermi, chiusi in un ufficio, alla scrivania o al computer facendo polemiche come “leoni da tastiera” e surrogando la creatività dell’annuncio con il copia-e-incolla di idee prese qua e là. Il Vangelo si annuncia muovendosi, camminando, andando”.