Papa Francesco all’Udienza generale: le Nazioni Unite sono impotenti in Ucraina

Nuovo forte appello di Papa Francesco per la cessazione della guerra in Ucraina. Al termine dell’Udienza generale di Santo Padre ha pregato per la pace nel paese dell’est Europa: “Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina, anziché portare sollievo e speranza, attestano invece nuove atrocità, come il massacro di Bucha“.
Crudeltà sempre più orrende, ha aggiunto il Papa in riferimento alle notizie che arrivano da questa città a nord di Kiev. Una furia che si è scatenata anche contro i civili. “Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al Cielo e implora: «Si metta fine a questa guerra! Si facciano tacere le armi! Si smetta di seminare morte e distruzione!»“. In seguito, Francesco si è alzato in piedi e ha mostrato una bandiera ucraina. “Ieri, proprio da Bucha, mi hanno portato questa bandiera. Questa bandiera viene dalla guerra, proprio da quella città martoriata. E anche, ci sono qui alcuni bambini ucraini che ci accompagnano. Salutiamoli e preghiamo insieme con loro“.
Il Pontefice ha piegato, baciato e benedetto la bandiera ucraina regalando delle uova di Pasqua ai bambini giunti a Roma dal Paese: una carezza per quanti vivono ancora lo choc delle bombe e della violenza. “Questi bambini sono dovuti fuggire e arrivare a una terra strana [straniera?]: questo è uno dei frutti della guerra. Non dimentichiamoli, e non dimentichiamo il popolo ucraino…“. Una scena emblematica che il Papa ha voluto riassumere in questo modo: “È duro essere sradicati dalla propria terra per una guerra“.
“Nell’attuale guerra in Ucraina, assistiamo all’impotenza delle Organizzazioni delle Nazioni Unite!“. Con queste parole il Papa aveva fatto riferimento alla situazione della guerra nel paese dell’est-Europa, nel corso della sua riflessione, che si è concentrata prevalentemente sul 36° Viaggio Apostolico a Malta, dove Francesco si è recato nelle giornate di sabato 2 e domenica 3 aprile. Il Santo Padre ha sottolineato l’impotenza della organizzazioni internazionale ed evidenziato come la logica dominante imperi sulla geopolitica. “Purtroppo la logica dominante è quella delle strategie degli Stati più potenti per affermare i propri interessi estendendo l’area di influenza economica, o influenza ideologica o influenza militare: lo stiamo vedendo con questa guerra“.
Il Papa ha però voluto anche ricordare l’importanza di accogliere i migranti e i profughi in fuga “con rara umanità“. Proprio questa frase, scelta come motto per il suo 36esimo Viaggio Apostolico, indica “la strada da seguire perché il mondo diventi più fraterno, più vivibile e si salvi da un ‘naufragio’ che minaccia tutti noi che siamo sulla stessa barca“.
Al termine dell’udienza, nel corso dei saluti ai fedeli presenti in Aula Paolo VI, Francesco ha voluto anche ringraziare la popolazione polacca per l’impegno nell’accoglienza verso i fratelli ucraini: “Durante questo tempo di Quaresima, che ci prepara alla celebrazione della Resurrezione del Signore, avete dimostrato una generosità straordinaria ed esemplare verso i nostri fratelli ucraini, per i quali avete aperto i cuori e le porte delle vostre case“.