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Papa Francesco all’Udienza Generale: l’ipocrisia mina l’unità nella Chiesa

Nuovo appuntamento con l’Udienza Generale in Aula Paolo VI. Papa Francesco ha proseguito il ciclo di catechesi sulla Lettera ai Galati dell’Apostolo Paolo, con una meditazione su ‘I pericoli della Legge’ parlando soprattutto dell’ipocrisia. Purtroppo – ha osservato il Pontefice – l’ipocrisia esiste anche nella Chiesa: “ci sono tanti cristiani e tanti ministri ipocriti”, ha sottolineato. Ed è particolarmente destabile perché mette a repentaglio l’unità nella Chiesa.

Ma cos’è l’ipocrisia? “È la paura per la verità”, ha spiegato il Papa. “L’ipocrita – ha aggiunto – è una persona che finge, lusinga e trae in inganno perché vive con una maschera sul volto. Non ha il coraggio di confrontarsi con la verità. Per questo – ha proseguito – non è capace di amare veramente: si limita a vivere di egoismo e non ha la forza di mostrare con trasparenza il suo cuore”.

Secondo il Papa, sono molte le situazioni in cui si può verificare l’ipocrisia che è un virus che si diffonde specialmente nelle situazioni in cui relazioni sono all’insegna del formalismo. Spesso si nasconde nel luogo di lavoro, dove si cerca di apparire amici con i colleghi mentre la competizione porta a colpirli alle spalle. E anche nella politica non è inusuale trovare ipocriti che vivono uno sdoppiamento tra il pubblico e il privato.

Dopo la catechesi, Francesco ha ricordato che ieri a Tokyo sono cominciate le Paralimpiadi. E nel farlo ha salutato salutato gli atleti perché offrono a tutti una testimonianza di speranza e di coraggio. Due parole indirizzate anche alle comunità dell’Italia centrale, tra cui Accumoli e Amatrice, colpite dal violento terremoto del 2016.  “Con il concreto aiuto delle Istituzioni – ha esortato – è necessario dare prova di ‘rinascita’ senza lasciarsi abbattere dalla sfiducia”.

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