Papa Francesco all’Udienza Generale: valorizzare il ruolo degli anziani e dei nonni

Nuova catechesi sugli anziani e i nonni questo mercoledì all’Udienza Generale in Piazza San Pietro. Sulla scia della figura biblica di Giuditta, il papa ha esortato a rilanciare il patto tra le generazioni, all’indomani della pubblicazione del suo messaggio per seconda la giornata dei nonni e degli anziani che si celebrerà il prossimo 24 luglio. “Oggi i nonni hanno un ruolo molto grande in famiglia per aiutare a crescere i nipoti; ma sappiamo che oggi di figli ne nascono sempre meno, e i genitori sono spesso più distanti, più soggetti a spostamenti, con situazioni di lavoro e di abitazione non favorevoli”.
Spesso – ha osservato – capita anche che i genitori siano restii nell’affidare ai nonni spazi di educazione: “qualcuno mi diceva, un po’ sorridendo con ironia: ‘Oggi, i nonni, in questa situazione socio-economica, sono diventati più importanti, perché hanno la pensione’. Eh, la pensano così”. Eppure, i nonni e gli anziani possano lasciare ai nipoti un’eredità fatta di saggezza e di tenerezza. “Quando si pensa all’eredità, alle volte pensiamo ai beni, e non al bene che si è fatto nella vecchiaia e che è stato seminato, quel bene che è la migliore eredità che noi possiamo lasciare”.
Per questo motivo, il Papa ha chiesto di compiere uno sforzo per rimodellare e rilanciare il patto tra le generazioni alla luce delle esigenze della contemporaneità. Questo – ha precisato – renderà più umano il futuro. “Da vecchi, si perde un po’ di vista ma lo sguardo interiore si fa più penetrante: si vede con il cuore. Si diventa capaci di vedere cose che prima sfuggivano. I vecchi sanno guardare e sanno vedere”. Il Signore – ha precisato – non affida i suoi talenti solo ai giovani e ai forti: ne ha per tutti, anche per i vecchi. “La vita delle nostre comunità deve saper godere dei talenti e dei carismi di tanti anziani, che per l’anagrafe sono già in pensione, ma che sono una ricchezza da valorizzare”.
In conclusione, dopo i saluti nelle varie lingue, Francesco ha rivolto un pensiero ai giovani dello Sri Lanka, i quali – ha detto – “hanno fatto sentire il loro grido” di fronte ai problemi sociali ed economici del Paese asiatico. “Mi unisco a quelle Autorità religiose nell’esortare tutte le parti in causa a mantenere un atteggiamento pacifico, senza cedere alla violenza. Faccio appello a tutti coloro che hanno responsabilità, perché ascoltino le aspirazioni della gente, garantendo il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà civili”.