Papa Francesco e i nuovi cardinali da Benedetto XVI

Papa Francesco e i nuovi cardinali in visita in Vaticano al monastero Mater Ecclesiae per incontrare il Papa Emerito Benedetto XVI. Una tappa ormai consueta prima delle cosiddette visite di cortesia che si sono svolte in Aula Paolo VI e nel Palazzo Apostolico al termine concistoro per la creazione di 20 nuovi porporati, di cui 16 elettori.
Rito celebrato sabato pomeriggio nella basilica di San Pietro, seguendo la formula tradizionale che va dal pronunciamento di tutti nomi fino alla consegna a ciascuno della berretta, dello zucchetto, dell’anello e della bolla con l’assegnazione del Titolo. Al culmine del momento l’abbraccio con il Papa, spesso seguito da un breve affettuoso dialogo personale. A tutti, durante l’omelia, Francesco ha chiesto di portare al mondo la fiamma mite e potente di Cristo.
“Un Cardinale ama la Chiesa, sempre con il medesimo fuoco spirituale, sia trattando le grandi questioni sia occupandosi di quelle piccole; sia incontrando i grandi di questo mondo – deve farlo, tante volte –, sia i piccoli, che sono grandi davanti a Dio”.
Papa Francesco ha citato l’esempio del cardinale Casaroli: una figura nota per il suo impegno diplomatico, che però dava lo stesso peso anche alle visite – compiute con regolarità – ai giovani detenuti in un carcere minorile di Roma. “Faceva la grande diplomazia – il martirio della pazienza, così era la sua vita – insieme alla visita settimanale a Casal del Marmo, con i giovani”.
Nessuna paura del grande, ma senza trascurare il piccolo di ogni giorno. Questa l’esortazione del papa ai nuovi cardinali. Un gruppo che riflette l’attenzione del pontefice nei confronti sud del mondo. Per la prima volta, infatti, nella lista figurano nomi provenienti da paesi come Mongolia, Paraguay, Singapore e Timor Est. Non solo Europa, dunque. Ma anche Nord America e Africa, continente di provenienza di uno dei nuovi porporati assente a causa di un malore.
“Non voglio finire senza un ricordo al cardinale Richard Kuuia Baawobr, vescovo di Wa, che ieri, all’arrivo a Roma, si sentiva male ed è stato ricoverato per un problema al cuore e gli hanno fatto, credo, un intervento, qualcosa del genere. Preghiamo per questo fratello che doveva essere qui ed è ricoverato”.