Papa Francesco: la guerra rappresenta la sconfitta della politica

“Dove ci sono le guerre, lì c’è la sconfitta della politica”. Lo ha detto il Papa durante la sua visita di ieri a Palazzo San Callisto, nel quartiere romano di Trastevere, presso la sede italiana di Scholas Occurrentes, l’istituzione formativa di diritto pontificio voluta da Francesco stesso che è presente in numerosi Paesi del mondo.

Nell’occasione il Pontefice ha risposto a braccio alle domande dei ragazzi collegati in video dalle nuove sedi di Sholas aperte recentemente a Sydney, in Australia, a Valencia, in Spagna, e Washington, negli Stati Uniti. E non è mancato un accenno alla responsabilità della Chiesa e dei Preti. “Lo dico sinceramente: a me fa male al cuore – ha confidato – quando vedo che alcuni sacerdoti benedicono le armi. Gli strumenti di morte non vengono benedetti”

Tornando alla politica, Francesco ha sottolineato che il dialogo rappresenta l’obiettivo primario dei Parlamenti. “L’unità è superiore al conflitto”, ha proseguito spiegando che la sfiducia dei cittadini nasce quando l’attività dei rappresentanti politici si confonde con le dinamiche tipiche di un’impresa.

Durante l’evento anche l’ascolto di toccanti testimonianze di due ragazzi argentini recuperati dal tunnel delle dipendenze proprio grazie ai progetti portati avanti da Scholas. Poi un collegamento con lo stadio di Valencia, che ha spostato l’attenzione sul tema dello sport sulla scia di un dono offerto virtualmente al Papa: un pallone di stracci, per ricordare la genuinità del gioco dei ragazzi di una volta.

“Avere una palla di pezza – ha affermato Francesco – è ricordare un tempo in cui lo sport, il gioco, la gratuità del gioco erano molto meglio della sofisticazione esterna”. Un processo che ha offuscato i valori di base un po’ in tutti i settori.  “Nello sport e nella vita – ha aggiunto il Papa – se dimentichiamo la gratuità perdiamo la partita”.