Papa Francesco nella Basilica di San Paolo esorta a proseguire nel cammino ecumenico

Papa Francesco si è recato nella Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma per celebrare i Secondi Vespri della solennità della conversione di san Paolo apostolo, a conclusione della 55.ma Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

L’esortazione del Pontefice è stata di accogliere dai Magi le indicazioni per il cammino ecumenico. “Donaci, Signore, il coraggio di cambiare strada, di convertirci, di seguire la tua volontà e non le nostre opportunità; di andare avanti insieme, verso di Te, che con il tuo Spirito vuoi fare di noi una cosa sola”. Tante volte – ha osservato – è la paura che paralizza il cammino verso l’unità dei cristiani. “E’ il timore della novità che scuote le abitudini e le sicurezze acquisite; è la a paura che l’altro destabilizzi le mie tradizioni e i miei schemi consolidati. Ma, alla radice, e’ la paura che abita il cuore dell’uomo, dalla quale il Signore Risorto vuole liberarci”.

Serve dunque umiltà e fiducia in Dio. Francesco ha chiesto di non temere e di anteporre il fratello ai nostri timori. “Il Signore desidera che ci fidiamo gli uni degli altri e che camminiamo insieme, nonostante le nostre debolezze e i nostri peccati, nonostante gli sbagli del passato e le ferite reciproche”.

Parole che hanno trovato eco nell’intervento del cardinale cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. L’ecumenismo è un “monastero invisibile” dove i cristiani pregano per l’unità, ha detto rivolgendosi al Papa al termine della celebrazione, alla quale hanno partecipato il Metropolita Polykarpos, del Patriarcato Ecumenico, Sua Grazia Ian Ernest, rappresentante personale dell’Arcivescovo di Canterbury a Roma, e i membri di altre 9 Comunità cristiane.